Ancora litica di forma trapezoidale arrotondata con tre fori passanti. Quello apicale era utilizzato per la cima, mentre i due paralleli in basso ospitavano due unghie lignee.
Il manufatto presenta tracce di perforazioni operate da organismi animali endolitici. Si notano numerosi piccoli fori di forma circolare, disposti su gran parte della superficie che possono essere attribuiti all’azione perforante di Spugne endolitiche (famiglia Clionaidae), visibile anche grazie alla presenza di dense camere confluenti nel materiale, che la spugna scava attivamente.
Si notano anche fori con una particolare forma ad 8, che corrispondono alle aperture esterne della galleria scavata nella roccia dal mollusco bivalve Rocellaria dubia, specie colonizzatrice di substrati calcarei sommersi. Per quanto riguarda la colonizzazione epilitica incrostante, si osservano esemplari di Policheti Serpulidi con i loro caratteristici tubi calcarei e colonie di briozoi incrostanti di colore bianco. È presente infine un foro di forma irregolare, derivante dalla confluenza di gallerie, che può essere attribuibile al bivalve perforante Lithophaga lithophaga (dattero di mare).