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Forse parte di un’erma, la scultura fu rinvenuta nelle acque del porto di Baia, tra i resti sommersi del palazzo imperiale.Relativamente tarda, la testa era forse ispirata al tipo dell’Hermes Propylaios di Alcamene, originale della metà del V secolo a.C. visto da Pausania sull’acropoli di…

Rinvenuta nei primi anni Venti del Novecento nel porto di Baia, tra resti di strutture sommerse pertinenti al palazzo imperiale, la testa di Amazzone, in marmo pentelico, era una copia di età giulio-claudia di un originale greco molto famoso nell’Antichità, l’Amazzone del tipo cosiddetto di…

Statua priva della testa, di parte del collo, del braccio destro, dell’avambraccio sinistro e del piede sinistro, rinvenuta nel 1923-1924 nelle acque del porto di Baia, tra i resti sommersi del palazzo imperiale.La scultura, variante del tipo detto Hera Borghese, copia romana, forse di età…

Antonia Minore, nipote di Augusto, madre di Germanico e dell’imperatore Claudio, fu donna potente e influente della dinastia giulio-claudia. La sua statua, rinvenuta sul fondo del Ninfeo imperiale sommerso di Punta Epitaffio, durante gli scavi subacquei dei primi anni Ottanta del Novecento, si ispirava a…

Rinvenuta nel mese di gennaio del 1969, a seguito di una mareggiata, nel Ninfeo imperiale sommerso di Punta Epitaffio, la statua del compagno di Ulisse completava, con quella perduta di Polifemo e con quella dell’astuto eroe omerico, la decorazione dell’abside di fondo dell’edificio baiano, caratterizzata…

Il gruppo scultoreo, di grande pregio, realizzato in età imperiale su un modello ellenistico, probabilmente legato alla scultura rodia di II secolo a.C., raffigurava un Amorino in grembo a una dea seduta su una roccia, Psiche, nell’atto di sfiorarle il seno. La faretra e le…

Rinvenuta nel 1969 all’interno del Ninfeo imperiale sommerso di Punta dell’Epitaffio, durante le operazioni di recupero delle statue di Ulisse e del suo compagno con l’otre, la moneta d’oro giustinianea, databile al VI secolo d.C. è stata a lungo considerata importante per la datazione dell’abbandono…

Danneggiata dalla lunga permanenza in ambiente sottomarino, la zampa di leone costituiva parte di un sostegno per una mensa. Si tratta di uno dei numerosi elementi scultorei che furono rinvenuti nel 1972 lungo la Ripa Puteolana, nella zona in cui era stata identificata un’officina di…

Ritrovata a Pozzuoli, nelle acque antistanti l’acropoli del Rione Terra, questa grande statua in marmo grigio, gravemente danneggiata dall’azione degli organismi marini, inizialmente identificata con una Vittoria, rappresentava la dea Iside, protettrice dei naviganti (Pelagia), in una posa già nota da altre rappresentazioni. Testa e…

Forse parte della decorazione scultorea di una grande fontana o ninfeo, come dimostrano i resti di tubatura sotto il gomito sinistro, la statua, copia romana di un originale di IV secolo a.C., raffigurava Eracle in posizione di riposo, giacente sulla leonté, la pelle del Leone…

Dioniso, potente dio del vino, fu rappresentato nel Ninfeo imperiale sommerso di Punta Epitaffio con l’aspetto di un giovane flessuoso, appoggiato a un pilastrino coperto da un mantello, nell’atto di offrire vino, da una coppa, oggi perduta, a una pantera ornata da un tralcio di…

Rinvenuta nelle acque del porto di Pozzuoli nel 1964, la statua, marmorea, fortemente danneggiata dalla lunga esposizione all’azione degli organismi marini, rappresentava verosimilmente il dio Dioniso.La posa morbida e flessuosa, i gesti e l’intera figura rimandavano a un modello antico e fortunato, quello dell’Apollo Liceo…