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Cibele, la grande madre, potente dea della natura, seduta in trono fra due leoni, si riconosce in questa statuetta, pur fortemente erosa e danneggiata dagli organismi marini, rinvenuta nelle acque del porto di Puteoli.Lo schema iconografico è molto tradizionale, e presenta confronti numerosi in tutto…

La piccola Ottavia Claudia, principessa della dinastia giulio-claudia, morta in tenera età, trovò un posto per l’eternità in una delle nicchie laterali del Ninfeo imperiale sommerso di Punta dell’Epitaffio. La sua statua, rinvenuta sul fondo dell’edificio durante gli scavi del 1981, era ispirata al modello…

Replica baiana di un modello già noto ad Arezzo, forse da ricondurre a Prassitele, la statua, rinvenuta nelle acque del porto di Baia nei primi anni Venti del Novecento, fra i resti sommersi del Palazzo Imperiale, raffigura la dea Atena, in piedi, leggermente poggiante sulla…

Replica puteolana di età imperiale, rinvenuta nelle acque del porto di Pozzuoli nel 1972, la statua raffigurava una donna dal capo velato, nell’atto di coprirsi ventre e petto con le braccia; si trattava di una ben nota raffigurazione della Pudicitia, personificazione di una fra le…

Copia romana in marmo pentelico di un originale greco in bronzo, la statua del tipo detto Hera Borghese fu rinvenuta nel 1980 nelle acque del porto militare di Misenum.Per le variazioni sul tema, e considerando l’incompletezza della scultura, oggi priva della testa, del braccio destro,…

Copia romana in marmo pentelico di un originale greco in bronzo, la statua del tipo detto Hera Borghese fu rinvenuta nel 1923-1924 tra i resti del complesso palaziale sommerso di Baia.La scultura originale, datata all’ultimo quarto del V secolo a.C., fu realizzata da Agorakritos, discepolo…

Un lungo fregio in marmo bianco con venature bluastre, raffigurante una serie di grifoni affrontati, fu rinvenuto in numerosi frammenti nel 1924 tra i resti del palazzo imperiale affondato nelle acque del porto di Baia.Le decorazioni architettoniche ornavano la parte superiore del Ninfeo marittimo di…

Rinvenuta tra i ruderi della Villa dei Pisones, non lontano da Punta Epitaffio, questa condotta idrica in piombo ha permesso di identificare i proprietari dell’intero complesso: l’iscrizione sul reperto “L. Pisoni” permette, infatti, di identificare i resti sommersi di mura ed edifici di una gigantesca…

Rinvenuta nelle acque del porto di Baia, tra i resti sommersi del palazzo imperiale, la piccola erma mostra resti evidenti di fasi di esposizione in ambiente subacqueo, come i numerosi fori di litodomi nella barba.Copia romana di un originale greco di V secolo a.C., realizzata…

Rinvenuto nel bacino del porto antico di Misenum, questo frammento di trabeazione con decorazione faceva certamente parte di un edificio pubblico di dimensioni significative, verosimilmente nell’area centrale del nucleo misenate, di cui oggi solo poche tracce (Terme, Teatro, Sacello degli Augustali) restano alla vista. Degrado…

Rinvenuta nelle acque del porto antico di Misenum, a poca distanza da Punta Terone, la grande base iscritta, danneggiata dalla lunga permanenza in acqua, conteneva una dedica a Caio Giulio Marone, veterano della flotta pretoria di Miseno e forse originario della Tracia, da parte del…

Fortemente danneggiata dai litodomi nella parte superiore, la base, rinvenuta nel XIX secolo nelle acque della ripa puteolana, riportava l’iscrizione dedicatoria da parte degli inquilini di un vicus Lartidianus all’imperatore Adriano. Il vicus doveva essere legato alle proprietà puteolane della famiglia dei Lartidii, quasi del tutto assenti nella…